COSA SONO I FONDI EUROPEI?

I Fondi strutturali e di investimento europei (Fondi SIE) sono importanti strumenti finanziari dell’Unione europea che servono a  rafforzare la coesione economica, sociale e territoriale riducendo il divario fra le regioni più avanzate e quelle in ritardo di sviluppo.
I Fondi strutturali e di investimento europei (Fondi SIE) si inseriscono all’interno della politica di coesione, definita dal Trattato sull’Unione come obiettivo fondamentale del processo di integrazione economica europea.

La politica di coesione sostiene la creazione di posti di lavoro, la competitività tra imprese, la crescita economica, lo sviluppo sostenibile e il miglioramento della qualità della vita dei cittadini in tutte le regioni e le città dell’Unione europea. La politica di coesione fornisce il quadro di riferimento necessario alla realizzazione degli obiettivi della strategia Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva nell’Unione europea entro il 2020.
La politica di coesione si basa sul cofinanziamento nazionale o regionale. Si tratta di un sistema che induce gli Stati membri a mantenere il loro impegno di investimento e di crescita anche in periodi di recessione. Inoltre, gli interventi finanziari dell’Unione devono essere aggiuntivi rispetto alla ordinaria spesa pubblica degli Stati, secondo il principio dell’addizionalità sancito dai regolamenti europei.

Le risorse previste da questi fondi vengono distribuite secondo una programmazione settennale.

I fondi europei sono organizzati in PROGRAMMI tematici, dedicati a specifici obiettivi (salute, cultura agricoltura…). All’interno dei programmi sono organizzati i FONDI. Per ogni fondo vengono emanati i BANDI, che delineano le caratteristiche dei progetti meritevoli di finanziamento e le scadenze per la presentazione delle domande.  La politica dei fondi Europei si sviluppa su periodi di 7 anni. Il nuovo settennato (2014/2020) si impernia su Horizon2020, espressione della politica comunitaria in base alla quale vengono determinati i programmi e i bandi.

I fondi europei si dividono in:

  1. FONDI DIRETTI erogati e gestiti direttamente dalla Comunità Europea
  2. FONDI  INDIRETTI erogati dalla Comunità, ma gestiti dai Paesi membri attraverso i PON (Programmi Operativi Nazionali) e i POR (Piani Operativi Regionali).

I FONDI DIRETTI si dividono in:

  • PROGRAMMI INTRACOMUNITARI, che coinvolgono i Paesi membri dell’Unione e riguardano politiche interne di interesse europeo (ad esempio le politiche giovanili, la giustizia, l’ambiente, ma soprattutto l’innovazione tecnologica ).
  • PROGRAMMI DI COOPERAZIONE ESTERNA, che promuovono la cooperazione dei Paesi membri con Paesi terzi rispetto all’Unione.

Questa tipologia di fondi finanzia progetti di respiro europeo che devono riguardare un’idea innovativa e meritevole di applicazione industriale, ossia remunerativa, e coinvolgere almeno tre partner di 3 Paesi differenti. La domanda di finanziamento deve descrivere il progetto in tutte le sue parti, compreso il budget e le previsioni di spesa, divise tra i partner. La Comunità non rimborsa le spese già sostenute all’atto dell’approvazione del finanziamento. Questo significa che il progetto e la spesa vanno descritti nella domanda, ma potranno essere rimborsate solo le spese sostenute dopo l’approvazione del progetto, dietro presentazione della necessaria documentazione. Normalmente, la Comunità non finanzia la totalità del progetto, ma solo una sua quota parte (anche se Horizon2020 tende a finanziare percentuali vicine al 100%). Alcuni bandi richiedono un cofinanziamento da parte del richiedente.

I finanziamenti sono erogati sotto forma di:

  • sovvenzioni destinate a progetti specifici collegati alle politiche dell’UE, di solito a seguito di un “invito a presentare proposte”.
  • appalti conclusi dalle istituzioni europee per acquistare servizi, beni o opere necessari per le loro attività, per es. studi, corsi di formazione, organizzazione di conferenze o attrezzature informatiche. Gli appalti sono aggiudicati mediante bandi di gara.

I vincitori degli appalti e i beneficiari di sovvenzioni o di aiuti allo sviluppo stanziati per i paesi extra UE sono pubblicati online.

I fondi a gestione diretta sono erogati direttamente dalla Commissione Europea, dalle sue Dirigenze o Agenzie e organizzate per programmi che affrontano varie macro tematiche quali ricerca e innovazione, ambiente, mobilità e giovani ecc.  Es. per il nuovo periodo di programmazione 2014-2020 Horizon 2020 e’ il programma che finanzia la ricerca e l’innovazione.

A questi finanziamenti possono accedere tutte le entita’ legali (enti, aziende, ong  ecc.) stabilite nella Ue ( o anche fuori) a seconda di quanto richiesto dal bando lanciato dal programma,  purchè  presentino un progetto che risponda a certe caratteristiche e requisiti, sia valutato come finanziabile e preveda la realizzazione di attività in partenariato con altre organizzazioni europee o extraeuropee.

I principali programmi che permettono di conseguire i finanziamenti europei pensati per le imprese, con specifica attenzione alle piccole e medie imprese, sono:

  • programma COSME (Competitiveness of Enterprises and Small and Medium-sized Enterprises): un modo per fornire un sostegno diretto alle piccole e medie imprese grazie all’attribuzione di garanzie sui finanziamenti e alla partecipazione al capitale di rischio.
  • trasporti, energia e ICT: sono dei programmi pensati per finanziare progetti inerenti agli ambiti produttivi che fanno parte del programma Connecting Europe Facility.
  • Horizon 2020: in questo caso sono erogati finanziamenti destinati a ricerca e innovazione pensati soprattutto per industrial leadership, riduzione emissioni inquinanti, sfida energetica, ambiente.
  • Sme instrument

Erogazione fondi diretti:

I finanziamenti sono erogati sotto forma di:

  • sovvenzioni destinate a progetti specifici collegati alle politiche dell’UE, di solito a seguito di un invito a presentare proposte (co-finanziate dal  50 %   al  80% max  delle spese totali  di un progetto)
  • appalti per acquistare servizi, beni o opere necessari per le loro attività, per es. studi, corsi di formazione, organizzazione di conferenze o attrezzature informatiche. Gli appalti sono aggiudicati mediante bandi di gara ( finanziate  fino al 100%)

 Chi ha accesso ai fondi europei diretti

Ai finanziamenti europei a gestione diretta possono accedere  enti pubblici, persone giuridiche, pubbliche o private, stabilite negli Stati membri dell’Unione Europea. Uno dei requisiti fondamentali richiesti dai bandi europei è la transnazionalità , la costituzione di un partenariato internazionale.

Settori che possono accedere ai finanziamenti europei diretti

Imprese,  industria, agricoltura, pesca, turismo ,associazioni ong,  energia, ricerca e innovazione tecnologica, istruzione, salute e tutela dei consumatori, cultura, ambiente, audiovisivo,  pari opportunità, giustizia, trasporti, ecc.

I fondi gestiti direttamente dalla Commissione europea sono destinati a finanziare  progetti di partenariato  di medie dimensioni, che devono rispettare programmi innovativi .

Spese ammissibili

Macchinari , software, hardware, materiale di consumo,  viaggi ,soggiorni, i costi per l’informatica, ecc..

I FONDI INDIRETTI sono erogati dalla comunità europea ma  sono gestiti dagli stati nazionali (PON– Programma operativo nazionale) e dalle regioni (POR– Programma operativo regionale ).  Essi  sono i cosiddetti  fondi strutturali della politica di coesione europea. L’obiettivo principale di questi fondi è quello di ridurre le disparità economiche, sociali e territoriali tra le varie regioni europee. Le regioni più povere dell’Europa ricevono la maggior parte dei finanziamenti. Questi sono i più allettanti per le imprese perché prevedono finanziamenti per realizzare investimenti rilevanti e perché  per la maggior parte sono gestiti dalle autorità regionali.

I fondi Indiretti sono :

  • il Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR): finanzia i settori della comunicazione, dell’energia, dell’istruzione, della sanità, della ricerca e dell’evoluzione tecnologica ed in generale progetti che abbiano riflessi occupazionali sul territorio. Promuove l’ innovazione e la ricerca; l’agenda digitale; il sostegno alle piccole e medie imprese (PMI) ,commercio, turismo; economia a basse emissioni di carbonio. Il FESR riserva particolare attenzione alle specificità territoriali. La sua azione mira a ridurre i problemi economici, ambientali e sociali che affliggono le aree urbane, investendo principalmente nello sviluppo urbano sostenibile.
  • il Fondo sociale europeo (FES): finanzia interventi in campo sociale e, in particolare, nell’istruzione. Promuove l’occupazione e il sostegno alla mobilità dei lavoratori; l’inclusione sociale e la lotta contro la povertà; l’investimento in istruzione, competenze e apprendimento permanente; il miglioramento della capacità istituzionale e l’efficienza dell’amministrazione pubblica.
  • il Fondo di coesione (FS) (l’Italia non rientra tra i beneficiari di questo fondo).
  • Il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR): si propone di migliorare la competitività del settore agricolo e forestale; l’ambiente e il paesaggio; la qualità della vita nelle zone rurali e la diversificazione dell’economia rurale.
  • il Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP):  si propone di sostenere i pescatori nella transizione verso una pesca sostenibile, aiutare le comunità costiere a diversificare le loro economie, finanziare i progetti che creano nuovi posti di lavoro e migliorano la qualità della vita nelle Regioni costiere europee, agevolare l’accesso ai finanziamenti.

Sono erogati dalla comunità europea ma  sono gestiti dagli stati nazionali (PON– Programma operativo nazionale) e dalle regioni (POR– Programma operativo regionale ).  Essi  sono i cosiddetti  fondi strutturali della politica di coesione europea.

I PON e i POR sono erogati sotto forma di: bandi destinati a progetti specifici con contributo a fondo perduto e finanziamento agevolato fino a  un massimo del  75%  a secondo del bando

Chi ha accesso ai fondi indiretti

Start-up, imprese femminili, piccola, media e grande impresa, innovazione, ricerca tecnologica ,turismo, ambiente, energia da fonti rinnovabili, risparmio energetico, enti pubblici, pesca, agricoltura, ecc.

Spese ammissibili

Macchinari , software hardware, ampliamento, ristrutturazione, risparmio energetico, innovazione, ricerca tecnologica turismo, ambiente, energia da fonti rinnovabili, risparmio energetico, pesca, agricoltura ecc.)